Una firma per proibire il Diclofenac
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Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web della campagna.
Perché è necessario proibire il Diclofenac?
1. Perché conosciamo già le conseguenze del suo uso
Durante gli anni ’90 l’uso veterinario del Diclofenac provocò in poco tempo l’estinzione del 99% delle quattro specie di avvoltoi del subcontinente indiano. Nessuno può garantire che non succeda lo stesso in Europa.
2. Perché gli avvoltoi sono la chiave di una natura sana
Non ci sono altri animali come gli avvoltoi. In quanto necrofagi, gli avvoltoi sono specializzati nel consumo di alimenti che altre specie non possono sfruttare e che potrebbero essere fonte di infezione per molti animali e per l’uomo. Permettono di far risparmiare milioni di euro in interventi sanitari, che invece realizzano in forma gratuita.
3. Perché l’Europa ha una popolazione importante
In Spagna, Portogallo e Italia si concentra più dell’95% degli avvoltoi dell’Unione Europea. A causa delle conseguenze del Diclofenac in Asia e del massiccio uso di veleno in Africa, l’Europa si ritrova ad essere l’unica regione del mondo con popolazioni di avvoltoi in buono stato di salute.
4. Perché anche le grandi aquile sono in pericolo
Lo stesso effetto letale provocato dal Diclofenac è stato rilevato in alcune specie di aquile delle steppe. Le grandi aquile sono occasionalmente necrofaghe, esiste pertanto il rischio che altre specie vengano colpite; alcune di esse sono globalmente minacciate, come l’aquila imperiale iberica, ad esempio.
5. Non si conosce la portata del problema
Non ci sono studi sufficienti che valutino l’impatto che il Diclofenac può avere su tutte le specie necrofaghe, che sono molte di più dei soli avvoltoi. Il Diclofenac, prima di essere autorizzato, non è stato sperimentato su nessuna di queste specie.
6. Perché esiste un’alternativa sicura
Proibire il Diclofenac non comporterà effetti negativi per la salute del bestiame né per la zootecnia nel suo complesso, siccome esistono antinfiammatori di uguale efficacia, con costi simili e che non sono dannosi per gli uccelli necrofagi. Infatti questo farmaco è ormai proibito in molti paesi, come l’India, il Pakistan, il Nepal o l’Iran, senza conseguenze.
7. Perché non c’è sufficiente controllo
Alcune autorità veterinarie sostengono sia sufficiente un avviso da inserire fra le indicazioni terapeutiche, che indichi il divieto di usare il farmaco su animali potenzialmente consumati da uccelli necrofagi. Senza dubbio questa soluzione non è sicura, poiché le autorità sanitarie non sono in grado di controllare l’uso corretto del prodotto.
Cerchiamo di non essere avvoltoi con gli avvoltoi. Aiutaci con la tua firma.