2017: un anno intenso per LIFE ConRaSi
Gennaio – Il team di monitoraggio registra l’inizio delle attività attorno ai nidi in preparazione della riproduzione.
Febbraio – Vengono identificate due ulteriori coppie di Aquila di Bonelli che non erano state censite durante le attività del 2016. Viene segnalata al servizio CITES dei Carabinieri Forestali una via di ascensione ad una parete nell’area di Mazzarino (CL).
Marzo – Il team di sorveglianza dei nidi conclude l’operazione di installazione delle fototrappole per la sorveglianza di 21 siti riproduttivi. Il team di monitoraggio registra un incremento nel numero di coppie riproduttive di Falco lanario. Vengono anche avvistati i primi due esemplari di Capovaccaio. Durante il monitoraggio viene scoperto il decesso di un pullo di Aquila, dovuto probabilmente a cause naturali e in diverse occasioni vengono osservati movimenti sospetti di autoveicoli e persone nei pressi dei siti di nidificazione, che vengono segnalati alle forse dell’ordine.
Aprile – Iniziano due campi di sorveglianza ad altrettanti siti di nidificazione particolarmente accessibili. Le 5 caselle email associate alle fototrappole iniziano a ricevere le immagini che sono visionate in tempo reale dal team impegnato nella sorveglianza.
Maggio – Parte la campagna di marcatura dei giovani di Aquila di Bonelli. L’operazione è condotta in stretta collaborazione con il GREFA e coinvolge i massimi esperti nella marcatura degli uccelli. La marcatura si svolge in due sessioni: dal 7 al 13 maggio e dal 26 al 27 maggio. Complessivamente vengono dotati di trasmettitore satellitare GPS e rilasciate 8 giovani aquile. Durante le fasi di marcatura in uno dei nidi viene riscontrata la presenza di una giovane femmina affetta da Tricomoniasi. L’animale viene quindi trasferito al centro recupero rapaci LIPU di Ficuzza e sottoposto alle necessarie cure. Quattro giovani aquile, dotate di trasmettitore satellitare, si involano e comincia la registrazione ed analisi dei dati sui loro spostamenti e uso del territorio.
Giugno – Assommano a 17.900 le immagini provenienti dalle fototrappole e convogliate verso le 5 caselle email controllate dal team di sorveglianza. A fine mese, mano a mano che le giovani Aquile si involano,le fototrappole vengono disinstallate. Il dato più importante e che, per quest’anno il pericolo di prelievo di giovani aquile dai nidi è stato scongiurato, anche se il 18 giugno una fototrappola viene smontata da ignoto dalla parete su cui era fissata e rubata. La sua ultima immagine trasmessa risulta proprio quella del ladro in avvicinamento. Mentre un campo di sorveglianza viene interrotto a causa dell’abbandono del sito da parte delle aquile (l’uovo covato risulterà poi non fertile), l’altro prosegue fino al 23 giugno, dopo che due giovani finalmente si involano il giorno 21. Tutte le giovani aquile marcate con anelli e trasmettitori finalmente si involano. Un giovane maschio (Pino) viene recuperato al suolo con i tipici sintomi di un’infezione da Tricomoniasi. L’esemplare viene trasferito immediatamente al centro recupero di Ficuzza per essere curato. L’analisi dei dati provenienti dai trasmettitori GPS evidenzia l’assenza di spostamenti significativi dei giovani, che continuano a frequentare le aree in prossimità dei siti di nidificazione.
Luglio – Le attività di sorveglianza sono concluse con l’involo di tutti i piccoli di Aquila di Bonelli e Falco lanario. Dopo tanti anni la stagione riproduttiva 2017 registra ufficialmente l’assenza di eventi di prelievo illegale di piccoli di Aquila di Bonelli. Le due giovani aquile affette da Tricomoniasi, curate presso il centro di recupero di Ficuzza, vengono finalmente reimmesse in natura e anch’esse sottoposte a monitoraggio grazie alle geolocalizzazioni trasmesse dai trasmettitori satellitari.
Agosto – Viene perso il segnale GPS del maschio reimmesso in natura dopo il trattamento per la Tricomoniasi. Si sospetta la perdita o la rottura del trasmettitore. La femmina, al contrario, appare attiva e vitale, così come gli altri esemplari marcati.
Settembre – Clara, una delle aquile dotate di trasmettitore satellitare, viene recuperata al suolo con un’evidente frattura alare causata presumibilmente dalla collisione con una elettrovia. L’animale viene portato in cura al centro di recupero rapaci LIPU di Ficuzza. Il giovane maschio Bart rimane invece imprigionato all’interno di una cisterna in cemento dove si infila nel tentativo di predare un piccione. Anche in questo caso il pronto intervento del personale tecnico permette all’aquila di tornare libera senza danni. Infine si stabilisce una collaborazione con il Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi per marcare con un trasmettitore satellitare GPS e rilasciare un’Aquila Reale. L’operazione viene condotta dal Dott. Pascual Lopez attraverso una triangolazione Italia-Spagna avvenuta grazie al personale del progetto LIFE ConRaSi.
Ottobre – I dati provenienti dal trasmettitore GPS dell’aquila denominata Balù allarmano il team di monitoraggio ma la verifica sul campo esclude qualsiasi problema: la causa dell’immobilità è la quantità di preda ingurgitata. Vengono avvistati esemplari di Capovaccaio in un momento dell’anno in cui, teoricamente, dovrebbero essersi già trasferiti in Africa.
Novembre – Gli spostamenti delle giovani aquile iniziano ad essere significativi. Un paio degli individui marcati esplorano tutta la Sicilia centro-meridionale nel corso di un’unica giornata, arrivando a percorrere centinaia di km. Sino ad ora nessuna aquila marcata ha mostrato interesse verso le piccole isole minori o il mare aperto.
Dicembre – le aquile iniziano a frequentare con maggiore assiduità i siti riproduttivi. Si cominciano a pianificare le attività di sorveglianza relative alla stagione riproduttiva 2018.