Il progetto LIFE ConRaSi: articolo su Panda
In Sicilia gli esperti contano almeno 60 territori che, in passato o attualmente, hanno registrato l’attività riproduttiva di coppie di aquila di Bonelli. Dal 2016 a oggi i siti riproduttivi noti e occupati (nidifica su ripide pareti rocciose anche a quote basse in prossimità del mare) sono passati da 44 a 51. Questo probabilmente in conseguenza di una riduzione del numero di giovani sottratti illegalmente dai nidi e, in generale, di una mortalità minore in età giovanile e conseguente transizione alla maturità sessuale.
Dal 2017 i ricercatori hanno dotato 28 giovani di un piccolo trasmettitore satellitare (16 attualmente attivi) che permette il controllo quotidiano degli spostamenti, fornendo una gran quantità di dati utili a stabilire quali azioni intraprendere per la loro protezione. Ad altri 3 è stato applicato a una zampa un anello ben visibile, con impressi dati per il riconoscimento dell’individuo.
L’aspettativa di vita di un’aquila di Bonelli è di circa 20 anni ma i pericoli che corre sono molti: folgorazione per contatto con i cavi elettrici, colpi di fucile, collisioni con pale eoliche, malattie infettive, intrappolamento in pozzi e cisterne. Ma il pericolo più subdolo e intollerabile è il furto dei pulcini dai nidi a opera di trafficanti di animali selvatici.
Ed è proprio questo (stroncare il commercio illegale) l’obiettivo principale del progetto Life ConRaSi, coordinato dal WWF Italia e cofinanziato dalla UE. La Regione Sicilia e l’associazione spagnola GREFA sono beneficiari associati, mentre collaborano alla sua riuscita l’Arma dei Carabinieri e il Corpo Forestale Regionale oltre che il Gruppo Tutela Rapaci.
Attualmente la Sicilia è l’unica regione italiana in cui è accertata la nidificazione dell’aquila di Bonelli, ospitando di fatto l’intera popolazione italiana. In Sardegna è in corso un progetto di reintroduzione della specie, estintasi negli anni novanta, a cura dell’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. In Italia la specie è attualmente considerata nella Lista Rossa Italiana IUCN come in Pericolo Critico d’estinzione (Critically Endangered).