Aquila di Bonelli sequestrata in Sicilia trasferita in Spagna
Attori dell’iniziativa sono il Gruppo Tutela Rapaci Sicilia,, la Riserva Naturale Lago di Vico (VT), ilServizio CITES Centrale di Roma del Corpo Forestale dello Stato, il Ministerio de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente spagnolo ed al GREFA
Il Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato e la Regione Siciliana nel 2010 hanno avviato un’attività investigativa che ha portato al sequestro di molti esemplari di uccelli rapaci prelevati dai nidi e sottratti alle cure dei loro genitori. Questo esemplare in particolare è stato sequestrato ai bracconieri nel 2014 e successivamente trasferito al Centro Recupero Animali Selvatici della Riserva Naturale del Lago di Vico in Lazio, dove gli esperti lo hanno curato e mantenuto in condizione di salute eccellenti fino al momento in cui è stato giudicato finalmente idoneo a riprodursi.
E’ dal 2010, anno in cui sono stati provvidenzialmente scoperti in Sicilia alcuni bracconieri che prelevavano dei pulcini dai nidi, che il Gruppo Tutela Rapaci Sicilia coordina volontari, anche provenienti dall’estero, che partecipano, durante il delicato periodo riproduttivo dei rapaci, ad una capillare attività di sorveglianza contro i furti di nidiacei, che rischiano di far scomparire in pochissimo tempo questa spettacolare specie. Trafficanti senza scrupoli, possono ricavare illegalmente dalla vendita di un individuo anche 20.000 euro.